Il mio Consiglio - Settembre 2003
di Vittorio Ciocca

La seduta del Consiglio Comunale del 18 luglio scorso ha registrato il minimo storico di presenze tra il pubblico: zero. La partecipazione alle riunioni del Consiglio da parte dei cittadini è un elemento che rischia di passare inosservato ed è, invece, un segnale inquietante del disinteresse generale ma anche dell'inesistente impegno di questa maggioranza nei confronti di una reale ricerca di coinvolgimento della gente. L'obiettivo di svuotare i Consigli Comunali della loro importanza istituzionale viene da lontano, attraverso una legislazione apposita che ha visto svuotare le sedute consiliari del loro potere decisionale a favore delle Giunte Esecutive. A Gaggiano, in particolare, si è fatto e si continua a fare di tutto per ridurre l'interesse dei più, attraverso una pessima informazione sia delle riunioni (avvisi microscopici) sia dell'oggetto delle stesse; un bollettino comunale che non ha neppure un comitato di redazione e continua ad uscire con una periodicità che è solo nella Mente del leader maximo: il Sindaco Gatti; le assemblee pubbliche (annuali) che sono previste solo nelle frazioni e che diventano una passerella per gli esponenti della maggioranza i quali cercano di riassumere le scelte di un intero anno e parlano di tutto e quindi di niente; le bacheche informative di partiti e associazioni che sono negate "per ragioni di arredo urbano" e, nelle rare occasioni in cui qualcuno si riunisce per confrontarsi e decidere qualcosa in piena autonomia (è il caso dei Comitati di Frazione), non se ne tiene assolutamente conto come per la scelta dei nomi delle vie di S. Vito, o si strumentalizza a fini di scelte urbanistiche come nel caso dell'esigenza di un Centro Sociale a Bonirola. In questa situazione è indispensabile ripensare a strumenti adeguati di partecipazione e Rifondazione Comunista non mancherà di farne uno degli argomenti cardine della futura e ormai prossima campagna elettorale.

Adozione del piano di lottizzazione "'Calvi-Sangalli" in fondo a via Gramsci.

Si tratta di un piano di lottizzazione, in variante al vigente Piano Regolatore, che avrebbe dovuto destinare alla proprietà 20.700 metri cubi edificabili. L'Assessore Pezzotti ne propone l'aumento del 10% e quindi si passa a 22.770. Da questa operazione, che vedrà sorgere un vero e proprio quartiere "a parte" perché chiuso logisticamente ed esclusivo per scelta, con qualità abitativa elevata, il Comune otterrà una porzione di territorio di 17.000 mq che lo stesso Assessore Pezzotti ha definito "grande ed importante perché strategica" ed un magazzino all'interno del Parco Baronella di 450 mq che, ha dovuto ammettere l'Assessore su mia richiesta esplicita, "va usato dal Comune da qualche mese".

Risposta a Rifondazione Comunista e a Gaggiano Futura in merito ad un'interrogazione sulla situazione del cantiere di via Cornicione.

In data 30 giugno, Pozzoni ed io avevamo presentato un'interrogazione nella quale si chiedeva all'Assessore Maurizio Pezzotti se sul cantiere di via Cornicione, 1 "vengono rispettate le più elementari norme di sicurezza in relazione all'incolumità di chi vi lavora e di chi vi abita". Avevamo poi fatto seguire un'eloquente documentazione fotografica. L'Assessore ci ha fatto pervenire una nota tecnica in cui si afferma che l'asportazione delle lastre di copertura sono di competenza dell'ASL alla quale è stata inviata la documentazione fotografica. Per quanto riguarda la conduzione del cantiere risulta tutto regolare e che le nostre fotografie si riferivano a "prima dell'allestimento del cantiere... durante i lavori preliminari".

Comunicazioni del Sindaco.

Il Sindaco Gatti ha comunicato che, per quanto riguarda l'ormai famosa via Curiel, la Sovrintendenza e la Regione ne hanno approvato il progetto di rifacimento. Il bando è previsto per fine luglio; a settembre avverrà l'apertura delle buste con le offerte delle ditte interessate ed i lavori veri e propri si faranno in periodo autunnale. Anche qui verranno posizionati gli odiosissimi sassi che già fanno parte del patrimonio urbanistico della via Gozzadini.
La Regione Lombardia ha inoltre stanziato 51.000 euro per la ristrutturazione della "casetta delle chiavi"; per i meno addentro alle "cose gaggianesi" si tratta dell'edificio che si vede dal Ponte Nuovo a cui è stato affisso lo striscione del Mercatino dell'usato.


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